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IN_VISIONI






Un momento della performance finale di InVisioni a Aubagne (Marsiglia/FR) @ Festimome Festival




Attraversando le città, attraversando gli sguardi, attraversando i pensieri, un gruppo di teatranti muove le sorti di una frazione di vita pubblica, con una pacifica invasione delle strade e delle piazze.
Chi sono?
Il ritmo di questa in_visione rompe quello forsennato degli altri, che si fermano - una volta tanto - a guardare, divertiti ed incuriositi. Il richiamo dei canti è forte, ancor più quello dei corpi che avanzano all’unisono: un’eco che viene da lontano e che attrae misteriosamente.
Avanzano e raccontano, cantano e marciano. I loro costumi evocano processi di creazione finalmente irrazionali e perciò puri, liberi da ogni verosimiglianza. Avanzano e raccontano e la loro marcia modifica l’immagine stessa della città, introducendola in un mondo magico, onirico, straordinario, fatto di personaggi, suoni e colori.
Un teatro che va dai suoi spettatori, li cerca e li ferma proprio lì dove vivono l’ordinario. Un teatro che ha la capacità di bloccare il tempo quotidiano, per dar vita ad un tempo dilatato, quello dell'arte.
La ricerca parte dalla tradizione delle processioni religiose, dalle espressioni pagane di aggregazione pubblica, dalle esperienze impressionanti che rendono indelebile una visione. La riflessione scorre attraverso il gesto, il passo, la voce, gli occhi, l’energia. Lo studio esplora gli impulsi e i controimpulsi, il costume e le melodie.


Il Laboratorio
Seguendo la tradizione del teatro di ricerca, il laboratorio è uno studio sul canto tradizionale, sulla creazione artistica e sulla marcia e la parata artistica.
Il laboratorio aperto ad un massimo di 25 giovani attori ed attrici di tutte le età ed esperienze che saranno invitati a lavorare su alcune celebri storie, creando una rappresentazione di strada. La mise en éspace è prevista il quinto ed ultimo giorno di laboratorio, per le strade della città ospitante.
Il laboratorio prevede dunque cinque giorni di lavoro FULL IMMERSION su training, voce, canti, drammaturgia. I partecipanti saranno invitati dapprima a proporre dei canti da imparare e ripetere insieme, canti che saranno studiati nelle melodie e nelle armonizzazioni grazie alla presenza di un musicista.
In secondo luogo, sfruttando l’energia delle voci, i partecipanti lavoreranno su una serie di improvvisazioni fisiche, seguendo la tradizione della ricerca sul movimento e sull’espressione, improvvisazioni che saranno montate in un secondo momento con un percorso di coralità teatrale guidati da un attore e dalla compagnia.
La performance finale sarà dunque il risultato dei giorni di lavoro collettivi e del montaggio delle immagini e dei racconti che si andranno sviluppando durante tutto il percorso di marcia. La narrazione sarà il risultato di un lavoro contestuale al luogo/Paese di residenza artistica per questo non esistono vincoli linguistici.

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